Matteo Sturani, nipote del grande entomologo e artista piemontese Mario Sturani, ha curato questa insolita e curiosa raccolta di scritti aventi come tema la natura. Pezzi tratti da celeberrime opere di scrittori del calibro di Neruda, Levi, Calvino, Thoreau, Wilson, Hemingway, solo per citarne alcuni tra i più famosi. Ma cosa hanno in comune tutti questi geni della letteratura vissuti in epoche diverse e in luoghi così distanti fra loro? La passione per l’osservazione delle bellezze naturalistiche che ci circondano. Osservare la natura per scrutare gli infiniti microcosmi celati ad un primo sguardo distratto necessita di grande passione e infinita curiosità. Tutti gli autori scelti per questa raccolta sono dei veri e propri naturalisti, ovvero uomini che hanno conservato per tutta la loro vita lo stupore infantile di fronte alle innumerevoli forme che la vita può assumere nello spazio e nel tempo. Da questi scritti, punto d’incontro tra la letteratura e la saggistica scientifica, emerge inoltre la grande abilità degli autori nel comunicare le sensazioni e le emozioni provate; raccontare la natura è una vera e propria arte che va coltivata e curata. Un bel libro che va letto e riletto, in grado di accendere nel lettore il desiderio di uscire dalle mure domestiche e di addentrarsi nel vicino bosco o prato alla ricerca degli organismi che lo popolano.
Prof. Matteo Negro