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Questo libro scientifico, scritto da Emanuele Biggi, è un viaggio alla scoperta delle meraviglie dell’evoluzione: più volte l’autore si sofferma su esseri viventi che sembrano usciti da un film di fantascienza, dato l’incredibile processo evolutivo che hanno subito. Questo saggio mi è piaciuto veramente tanto per vari motivi. Il primo è che riesco a identificarmi molto bene con l’autore, tanto che in diversi passaggi del libro mi sembrava che stesse parlando di me. Mi riconosco in particolare nell’amore per la natura, nello spirito di osservazione e nella pratica di portare a casa alcuni degli animali più interessanti che trovo. Anche io adoro perdermi nei boschi guardare sotto ogni roccia e tronco caduto, riuscendo ad apprezzare molto la biodiversità autoctona. Il secondo motivo è la descrizione di ogni posto e animale, eseguita in modo dettagliato e con grande passione: l’autore riesce a far immergere il lettore nell’ambiente e a trasferire le emozioni provate. In particolare, ho apprezzato la descrizione del ragno Portia e delle sue abitudini, in quanto provo un forte interesse e ammirazione per i ragni saltatori, date le loro particolari abitudini e la loro spiccata intelligenza. Il tratto di questo libro che più mi è piaciuto è quello che riguarda il ragno lupo Hogna ingens endemico dell’isola Deserta Grande, dell’arcipelago di Madeira. Prima di aver letto questo passaggio non ne sapevo nulla, ma mi ha affascinato davvero tanto l’esistenza di un così piccolo ecosistema e lo sviluppo così differente di questa specie; trovo quasi poetica l’analogia con il mito dei ciclopi, che rende l’idea dell’unicità di questa specie.

                                                                                                                                                                        Alberto Oliviero – 5 liceo B