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Attraverso l’avvincente racconto che l’agente di borsa Raimondo Clementi fa della propria vita alla giornalista Giovanna Vitali, Sveva Casati Modignani tratteggia al lettore uno spaccato del mondo dell’alta borghesia della finanza e della grande industria italiana dal secondo dopoguerra ai giorni nostri. La narrazione alterna con equilibrio frammenti di passato, che riemergono dai ricordi della protagonista, a scene e riflessioni ambientate nella contemporaneità, nella cornice di un’intervista lunga alcuni giorni che si dipana nell’arco di tutto il romanzo. L’arte dell’autrice rende la lettura scorrevole, pagina dopo pagina, cresce la curiosità nei confronti delle vicende narrate e il lettore è sempre più catturato dalla fitta trama degli eventi che si intrecciano tra loro nella finzione narrativa, dove irrompono talvolta inattesi quanto sconvolgenti colpi di scena. Il ritmo veloce e la prosa semplice lasciano la scena ai fatti e ai sentimenti che nutrono i personaggi di fronte alle diverse prove che si trovano ad affrontare, infatti forse una delle “lezioni” che con questo suo ultimo libro la Modignani vuole lasciare è proprio questa: non abbiamo potere su quanto ci accade nella vita, o almeno su gran parte di esso, ma possiamo decidere quale atteggiamento tenere e conservare negli eventi capitali che la caratterizzeranno. L’altro insegnamento potrebbe essere che anche le condizioni apparentemente più invidiabili nascondono compromessi duri da accettare e ciononostante non sono immuni dai più terribili drammi che si possano vivere, ma non per questo bisogna rassegnarsi alla disperazione perché è sempre possibile un’altra scelta.

Prof.ssa Elisa Melotti