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  1. Martorana.

Oliva Denaro ha quindici anni e vive in un piccolo paese della Sicilia in cui tutti si conoscono e dove le apparenze vanno salvate. Oliva abita con la mamma Amalia, una donna all’antica e dispensatrice di regole rigide sul comportamento della figlia e del marito, il papà Salvo, un uomo silenzioso, che preferisce o non preferisce ma non pronuncia mai troppe parole, e il fratello Cosimino, che agli occhi della sorella può fare tutto ciò che desidera. Tutto nella vita di Oliva è al suo posto, finché non cattura l’attenzione di un ragazzo del paese, famoso per la sua bravura nel cacciarsi nei guai. Queste attenzioni non richieste sfociano nel peggiore atto di violenza che si possa commettere nei confronti di una donna: trasformarla in una brocca rotta. Da questo momento Oliva va contro tutti, scegliendo di dire “no” alle regole tradizionali che limitano la libertà delle donne: dire “no” al matrimonio riparatore. A sostenerla troviamo tutta la sua famiglia, la sua amica Liliana e Maddalena, una signora moderna che per prima ha detto di no e che vuole aiutare Oliva a compiere quel grande passo. Oliva Denaro è un libro che parla al presente, nonostante sia ambientato nel passato, perché gli stereotipi e la mentalità, alla fine, non sono cambiati poi così tanto: le violenze sulle donne, oggi come sessant’anni fa, risultano secondo molti lecite. Viola Ardone è riuscita a toccarmi con questo suo romanzo e lo consiglio perché può mostrarci un lato della cultura italiana che è stato abbandonato soltanto quarant’anni fa e che quindi, per ovvie ragioni, è ancora radicato nelle nostre generazioni. Inoltre, può offrire un ottimo spunto per la comprensione delle violenze di genere, argomento molto dibattuto negli ultimi tempi.

                                                                                                                                                                                 Rebecca Cavaglià – 3 liceo A