Questo è il secondo libro di Susanna Tamaro che leggo e devo dire che sono rimasto incredibilmente colpito dalla profondità di analisi che l’autrice ha adottato per scandagliare le fasi salienti della sua stessa esistenza.
La sua storia è la storia di molte persone che, come lei, hanno dato uno sguardo nel profondo abisso presente dentro di noi. Di questo libro mi resteranno impresse nella memoria alcune parole chiave che l’autrice sottolinea più volte nel testo. INQUIETUDINE: la Tamaro a partire dalla sua più tenera età si è resa conto che il mondo è molto più complesso di ciò che appare, esiste una realtà che non viene percepita dalle persone comuni. Solamente le anime più sensibili si rendono conto del dolore, dell’incompiutezza delle azioni umane, dell’aridità dei rapporti interpersonali e delle ipocrisie. Se provi queste sensazioni allora “Vedi la nudità scabra del reale e presto capisci che questa visione non è gradita a nessuno. Per trasposizione, neppure tu diventi gradito. Allora ti arrotoli, ti accartocci tenti di scomparire”. SOLITUDINE: la conseguenza di questa visione fine della realtà porta spesso all’isolamento; troppe domande frullano nella testa e nessuno che può darti le risposte che cerchi. Continui a cercare ma non sai cosa cercare e soprattutto non sai in che direzione andare. Ma il deserto a volte è necessario, è un passaggio obbligato, è il prezzo che devi pagare per conoscerti meglio, per viaggiare dentro di te alla scoperta dei tuoi desideri e delle tue paure. Solo questo viaggio introspettivo può indirizzarti verso il sentiero che ti guiderà in una dimensione percettiva diversa, verso la piena e fruttuosa comprensione della realtà. NOME: nel caos del mondo Susanna Tamaro ha trovato nella natura la via dell’ordine che ha sempre desiderato. Conoscere il nome delle piante, degli animali, delle rocce, comprendere le leggi della fisica e della chimica dà sollievo, è rassicurante e permette di sopravvivere in questo mondo complesso e talvolta incomprensibile. Inoltre, il mondo naturale può placare la sete di conoscenza dandoti delle risposte ad alcune delle migliaia di domande che ti sei posto e che ti porrai ancora. Come sottolinea l’autrice la storia naturale non è altro che l’ovvia prosecuzione della curiosità infantile per tutto ciò che ci sta intorno. Voglio terminare questa recensione con la frase che reputo più bella e profonda dell’intero libro: “Ancora non lo sapevo, ma fin dal principio sono stata un’anima assetata di bellezza. E non sapevo neanche che la bellezza porta con sé, come discreta ancella, la sete di verità”. Susanna Tamaro è una cercatrice di cose autentiche, solide e durature. Le auguro un giorno di trovare ciò che ha cercato per tutta la vita.
Prof. Matteo Negro