
La natura può essere studiata e, talvolta gestita, ma non dobbiamo dimenticare che rappresenta per tutti noi un’occasione preziosa per entrare in contatto con le meraviglie del nostro territorio. In un’epoca come la nostra, contrassegnata dalla frenesia quotidiana, è quanto mai importante riscoprire il legame profondo che ci connette al mondo naturale, un fenomeno che alcuni autori hanno definito con il termine biofilia.
L’autrice Valentina Ivancich, medico e neuropsichiatra, ricorda al lettore che, per riuscirci, è necessario uscire dalle proprie abitazioni o dai luoghi di lavoro e immergersi negli ambienti naturali. Una vasta e solida letteratura scientifica ha dimostrato che passeggiare in un contesto verde apporta numerosi benefici, non solo dal punto di vista fisico, ma anche psicologico. Da tempo l’ecopsicologia sta acquisendo sempre maggiore importanza nelle terapie riabilitative e psicologiche. Per i bambini, costantemente immersi in un mondo digitalizzato che permea le loro esistenze, sono essenziali attività di gioco libero e non strutturato all’aperto, capaci di stimolare e sviluppare il potenziale creativo e il senso di meraviglia. Quest’ultima emozione fondamentale va coltivata fin da piccoli nella speranza che possa essere conservata anche in età adulta.
In molti ambienti naturali l’albero rappresenta l’organismo vivente che meglio incarna ciò di cui l’essere umano ha bisogno. Non solo questi giganti arborei svolgono innumerevoli servizi ecosistemici, ma ci aiutano a respirare e a riconnetterci con la Natura. È tempo di uscire all’aria aperta e concedersi una passeggiata nel verde: un mondo straordinario e sorprendente ci attende.
prof. Matteo Negro