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Questo libro dalla rossa copertina è stato uno dei primi romanzi che, da bimbo, ha aperto il mio cammino alla lettura. Negli ultimi mesi, riprendendolo in mano, nonostante sia passata più di una generazione, l’ho apprezzato nuovamente. Certamente per altri motivi, sicuramente per nuove sfaccettature, ma comunque questo testo ha colpito il mio cuore di bimbo e parallelamente il mio fanciullino quarantenne. La trama non è forse il massimo dell’originalità. I milioni di nerd spero mi perdonino, ma la narrazione si sviluppa in un canonico viaggio iniziatico in stile Propp, dove il nostro eroe inesperto, Bilbo Baggins della Contea, personaggio comune e impreparato, arriverà ad essere il fulcro di un’epopea. La particolarità che, ad oggi forse con occhi adulti, mi porta a vedere e definire questa storia meravigliosa è appunto la pura e semplice normalità del protagonista. Bilbo non è un paladino dalla lucente armatura che affetta un orco con il fendente della sua spada, non è un arcano stregone che spara fulmini dalla punta delle dita, eppure questo sorridente mezz’uomo, attraverso una serie illimitata di emozioni umane, riesce a compiere grandi imprese. Non la forza bruta, non la ricchezza smodata, non un potere ancestrale rendono epico il nostro Baggins, ma un semplice sorriso e un’ordinaria paura portano ad essere questo piccolo hobbit il cardine di una storia che cambierà il destino di miliardi di esseri. Se sei un fanciullo quindi, devi leggere questo romanzo perché verrai affascinato e inglobato in   questo mondo epico tra potenti asce naniche e sibilanti frecce elfiche, sarai partecipe di roboanti   incantesimi e vedrai le scaglie di un drago adagiato su un epico tesoro. Se invece hai qualche anno di più, devi leggere questo libro perché ti renderai conto che anche tu, senza esser in possesso di grandi possibilità economiche o eccezionali doti, puoi fare della tua vita un’avventura meravigliosa.

…e si sa mai che magari, un giorno, ti capiti di trovare un anello. Ma questa è un’altra storia.

Prof. Alessandro Galli