L’abbazia di Northanger è primo romanzo di Jane Austen e anche uno dei più insoliti da lei scritto. Come tema principale abbiamo l’ingenuità e un’atmosfera cupa, dovuta alla fervida immaginazione della nostra protagonista, o meglio, la nostra “eroina”. Catherine è una ragazza ingegnosa, curiosa e amante della lettura, in particolare se tratta di luoghi tenebrosi e misteriosi. Proprio questa sua grande passione l’aiuterà a maturare e diventare sempre più consapevole delle persone che la circondano, facendola uscire dalla sua bolla di dolcezza e ingenuità. Recandosi all’abbazia di Northanger s’infatuerà sempre più del giovane generale Tilney, ma il suo desiderio di conoscere ogni cosa e ogni più piccolo dettaglio riguardante posti che incrementano la sua fantasia, la porterà sulle tracce di un atroce delitto, di cui si sarebbe macchiato il suo amato generale e che avrebbe potuto compromettere la sua relazione. Anche in questo romanzo la Austen risalta le differenze tra le classi sociali: il rapporto di Catherine, infatti, non è ostacolato solo dalla terrificante scoperta del delitto, ma anche da suo suocero; il quale pensava che la ragazza fosse di buona famiglia, ma appena scopre la sua vera natura la caccia immediatamente, senza darle dettagli e spiegazioni, dall’antica dimora medievale-gotica che la ospitava ormai da diversi mesi. Credo che L’abbazia di Northanger sia il romanzo che più descrive Jane Austen, le sue paure e i suoi dubbi; esso è stato il primo romanzo scritto e l’ultimo ad essere pubblicato, e questo ci fa capire chi è la vera eroina.
Giulia Zace – 2 liceo B