Alison Gopnik insegna filosofia alla University of California di Berkeley.
Ha studiato la struttura della mente del bambino, non solo con l’occhio della psicoterapeuta, ma anche con quello di madre. Le sue ricerche hanno dato una svolta alle conoscenze ritenute fondamentali nella psicanalisi freudiana. Hanno messo in rilievo il profondo rapporto madre-figlio già in fase di gestazione, e ha studiato i vari modi in cui i bambini trasformano la realtà. Nei piccoli sono importanti i cosiddetti “controfattuali”, e già nei primi tra anni di vita questi pianificano il futuro e ricostruiscono il passato. Ha evidenziato come il bambino si costruisca mappe mentali e si crei amici immaginari. Inoltre ha seguito casi di autismo, studiandone le dinamiche, per poi aiutare i genitori a relazionarsi. L’attività ludica in questo caso è fondamentale per il loro sviluppo, ed è anche importante imitare l’esperienza materna. Nella relazione parentale, non solo i genitori educano i figli, ma avviene anche il contrario. La Gopnik ha affrontato il momento dell’imitazione conseguente a una grande empatia, studiando gli scatti di rabbia e vendetta. “Il bambino filosofo” ha immediatamente riscosso un ampio successo internazionale. Sicuramente contribuisce a guardare i nostri figli con un occhio diverso.
Prof.ssa Maura Giannattasio