Il mito non è una semplice narrazione di gesta eroiche: è una storia che può essere raccontata una seconda volta, e poi una terza, una quarta, infinite volte, perché è in grado di emozionarci e appassionarci ogni volta, ricordandoci chi siamo.

Queste le parole con cui Giulio Guidorizzi, professore ordinario di Antropologia del Mondo Antico presso l’Università degli Studi di Torino, ha accolto le classi 1LA e 1LB, che martedì 29 novembre hanno partecipato al Circolo dei Lettori a un incontro incentrato sulla figura di Agamennone. Il noto docente ha ricostruito l’appassionante punto di vista del condottiero degli Achei a partire dalle sue origini, che hanno radici nel mito e nel sangue, guidando i ragazzi in un viaggio nelle profondità del mondo degli antichi: i loro eroi, i loro valori, il loro senso della gloria e della vendetta, dell’amore e della morte. Sono emersi i contorni di una società in parte tribale, in cui ogni uomo però agiva dietro l’impulso di una sfida continua con le grandi forze dell’esistenza, le stesse che ancora oggi ci parlano nella quotidianità delle nostre vite.