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Siamo nel 1914 nella prima guerra mondiale e seguiamo le vicende di Paul, un diciottenne tedesco e dei suoi compagni di classe, tutti arruolati come soldati per il fronte occidentale.

Ci sono tutti i presupposti per una avventura ricca di dramma, malinconia, tristezza, riflessioni e tanta, forse troppa, crudeltà.

Il libro infatti, non si farà scrupoli a descrivere bombardamenti, cadaveri e follia. Tutti elementi soliti e grandi protagonisti di ogni guerra. Ma questo romanzo è diverso. Infatti, oltre a descrivere la tragica vita del soldato partito per le prime linee, farà luce anche su quei piccoli e brevi momenti di felicità quotidiana in trincea.

Per quanto riguarda il modo di scrivere dell’autore, a mio parere, ho notato che utilizza termini che forse non si usano più, quasi decaduti. Nonostante ciò, il libro si fa leggere e apprezzare.

Inoltre, il testo l’ho trovato molto accattivante e ci aiuterà a immedesimarci nel freddo delle scene ansiogene che esso purtroppo ci offre continuamente.

I fatti sono stati descritti da Erich Maria Remarque, una persona, un soldato, che ha vissuto la prima grande guerra e che, per sua sfortuna, ha saputo benissimo descrivere tali terribili scene. Consiglio la lettura del libro a persone mature che sapranno cogliere tutte le varie sfumature dei fatti e, soprattutto, con grande consapevolezza che ciò che si narra è successo, purtroppo, davvero.

Per il resto io termino qui la mia recensione e auguro a chi vorrà saggiare scene forti una buona lettura.

Alberto Cini – I ITT B