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Un libro dall’attualità sconcertante tramite il quale Golding inquadra temi importanti come il conflitto tra il bene e il male e la rapida degenerazione dei valori umani e civili senza mezzi termini. “Il Signore delle Mosche” è un’opera che fornisce una spiegazione, seppur parziale, delle dinamiche che scatenano la violenza negli uomini. I protagonisti manifestano una mentalità violenta forse dovuta all’ambiente in cui si trovano a vivere, in cui non contano le conseguenze delle azioni compiute. La vicenda narra la storia di un gruppo di ragazzini naufraghi su un’isola deserta, in seguito ad un disastro aereo, in parte vittime di istinti selvaggi e crudeli che li porteranno da una condizione di relativa innocenza a uno stato di arretratezza, dominato da violenza, paura e sete di vendetta. Penso che il libro rappresenti fedelmente la società civilizzata in cui siamo abituati a vivere, con regole e punti di riferimento, insomma un sistema in cui ognuno vive con suoi scopi ed obiettivi con poca responsabilità. L’autore mette a nudo la natura dell’essere umano, descrivendo come esso fatichi a individuare il bene comune e a portare avanti ideali eticamente giusti. Oltre a una riflessione sulla natura umana, Golding utilizza svariate metafore riconducibili a categorie sociali e a riferimenti storico-politici, come ad esempio l’assenza di leggi rappresentata dall’assenza degli adulti e la perdita l’innocenza dell’umanità espressa dall’infanzia degenerata. Falliti i primi tentativi di formare una società organizzata e democratica, le tensioni nell’intero gruppo di ragazzini esplodono inevitabilmente. Qualcosa inizia a funzionare male nelle loro relazioni, emergono paure irrazionali e comportamenti egoistici e asociali che portano i ragazzi a dividersi in gruppi confliggenti. Il romanzo pur interessante risulta a tratti lento e in alcuni passaggi molto cruento. Il romanzo di Golding non lascia scampo, intrappola in un finale apparentemente “positivo” una realtà dalla quale in pochi si salvano grazie alle loro qualità umane.

Alessandro Masini – 4 liceo B